Durante la nostra esperienza nell’ambito dell’interconnessione macchine, ci sono state più volte poste domande dai clienti circa i requisiti software per ottenere le agevolazioni fiscali nell’ambito dell’industria 4.0.
Effettivamente, sul mercato c’è molta confusione su questo argomento, dovuta all’utilizzo, nella scrittura del testo di legge, di termini tecnici e nuovi per una persona non esperta in materia, che ne rendono difficile la lettura e la comprensione, lasciando quindi molti dubbi interpretativi.
Vogliamo offrire una risposta, aperta a tutti. Quindi forniamo una nostra interpretazione esplicativa dell’allegato B per la legge industria 4.0 e dei requisiti software per l’industria 4.0.
Il software 4.0 ovvero il bene immateriale serve per interconnettere un bene materiale, ovvero il macchinario, al fine di realizzare un interscambio dati tra la macchina e il sistema informatico di fabbrica, come è definito nel requisito 2 e B dell’allegato A della medesima legge
Interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica, con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program.
Monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori ed adattività alle derive di processo
Nell’allegato B sono citate più di 25 tipologie di software con cui il macchinario può scambiare le informazioni, come ad esempio PLM, BDA, SCADA etc., ma in base alla nostra esperienza le tipologie di software migliori per interscambio dati macchina sono i software MES oppure un sistema integrato MES-ERP.
I software MES nascono per gestire i processi produttivi per cui non solo rispondono ai requisiti di legge per l’industria 4.0, ma sono anche utili dal punto di vista pratico nel monitoraggio e controllo dei dati produttivi. In alcuni casi anche l’interconnessione con un software ERP potrebbe essere efficiente, a patto che abbia un adeguato modulo per la gestione della produzione e dei macchinari.
Ogni macchinario presente in azienda, oltre che scambiare informazioni con il sistema informativo aziendale, deve essere collegato ad un sistema logistico della fabbrica oppure alla rete di fornitura, come è definito nel requisito 3 dell’allegato A.
In altre parole, ci deve essere un automatismo nel riapprovvigionamento di materiali presso le stazioni operative e quindi una verifica costante delle soglie di scorte minime al raggiungimento delle quali il materiale necessario viene fornito alla fase produttiva in maniera automatica o manuale. Tale automatismo può essere soddisfatto solo da i software sopra consigliati proprio per la loro natura, in quanto gestiscono i magazzini.
Nella nostra esperienza ci sono stati casi in cui una macchina era dotata già di un software tramite cui gestire le informazioni e le impostazioni del macchinario. Bisogna sottolineare però che in questo caso il software specifico difficilmente può essere classificato come un sistema centralizzato in quanto non consente lo scambio di informazioni con altri macchinari e quindi non è conforme alla legge in esame.