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Certificazione

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Certificazione 4.0

Certificazione Industria 4.0

La certificazione 4.0 è la dichiarazione che attesta la conformità dei beni acquistati secondo i requisiti di industria 4.0 del piano nazionale Transizione 4.0. È la verifica delle condizioni tecnologiche previste dalla normativa.

Certificazione 4.0: a cosa serve

La certificazione 4.0 è un documento che ha lo scopo di accertare e attestare le caratteristiche tecniche e gestionali del bene e del sistema produttivo in cui esso viene inserito, al fine di poterlo collocare in una delle categorie dell’Allegato A o B della Legge di Bilancio 2017. Ha lo scopo, inoltre, di definire il bene interconnesso ai sistemi di fabbrica, permettendo l’accesso al beneficio fiscale.


La certificazione 4.0 può essere richiesta da tutte le aziende che vogliono beneficiare delle agevolazioni fiscali per la Transizione 4.0.


Certificazione 4.0: tipologie

La normativa definisce diversi metodi per accedere agli incentivi fiscali mettendo a disposizione dei richiedenti varie modalità per certificare la conformità del bene ai requisiti 4.0
L’autocertificazione 4.0 può essere redatta direttamente dal legale rappresentante dell’azienda che vuole accedere ai benefici fiscali 4.0, solo nel caso di beni dal costo unitario di acquisizione inferiore o uguale a 300.000 euro. L’autocertificazione 4.0 è la via più semplice ed economica, ma non essendo asseverata da figure tecniche e da una perizia 4.0 può incorrere più facilmente ad un esito negativo della verifica ed essere messa in dubbio in caso di controlli da parte dell’agenzia delle entrate.
La perizia asseverata 4.0 è certificata esclusivamente da un perito o ingegnere iscritto all’albo. In altre parole, il professionista assevera la veridicità e la correttezza dimostrata nello svolgere il proprio compito. Pertanto, il tecnico incaricato si assume tutte le responsabilità sul fatto che quanto riportato nella perizia corrisponde al vero.
La perizia giurata 4.0 contiene tutto ciò che è scritto nella perizia asseverata, compresa la dichiarazione con cui si certifica la veridicità di quanto scritto nel documento. Ma la differenza sta nel fatto che il professionista dovrà firmare la relazione davanti ad un pubblico ufficiale, che si tratti del cancelliere di un tribunale o di un notaio. Il tecnico dovrà quindi giurare personalmente la perizia.
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Certificazione 4.0: come si svolge

L’iter di rilascio della certificazione 4.0 prevede due fasi di attività. Le stesse possono essere oggetto di verifiche successive da parte dell’agenzia dell’entrate.

1. Valutazione preliminare dei beni mediante esame documentale da condurre sulle caratteristiche tecniche del macchinario in oggetto e sul progetto di interconnessione col sistema aziendale in cui sarà installato.
2. Verifica della rispondenza ai requisiti di legge e l’effettivo scambio dei dati tra i beni interconnessi e il sistema informativo di fabbrica.

Quest’ultima fase della perizia 4.0 è la più importante e delicata poiché permette di essere ammessi a richiedere le agevolazioni 4.0.

Pertanto, è importante affidarsi a degli esperti del settore che abbiano esperienza in ambito di interconnessioni 4.0 e possano così supportare al meglio l’azienda soprattutto nel caso si voglia ricorrere all’autocertificazione.
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